sabato 5 luglio 2008

Just arrived

Carissimi,
vi avevo detto che non mi sarei fatta sentire prima di martedi'... ma ho trovato una postazione internet e ovviamente non ho potuto resistere.

I voli sono andati bene.
Il primo era per Monaco e nonostante volassi con la United Airlines e nonostante essa si appoggiasse sulla Luftansa, l'aereo era della AriDolomiti (!).
Abbiamo spaccato il minuto con la puntualita'.
Li' l'unica cosa divertente e' stato lo spuntino in cui c'era una fetta di mortadella talmente grossa e dei creakers talmente piccoli che ho deciso di invertire i ruoli consolidati e ho adagiato il creacker sulla fetta di mortadalla... e buono che era.

L'aereoporto di Monaco mi ha colpito per il silenzio: c'era moltissima gente ma l'ordine era tale da sembrare di essere da soli.

Il volo transoceanico e' stato lunghissimo: 11h e 30'.
Alla dogana a S. Francisco l'ufficiale mi ha detto che non aveva mai visto nessuno che per venire ad una conferenza negli USA avesse dovuto fare un visto... mi ha fatto un po' piu' domande del solito perche' non poteva credere che non stessi cercando di immigrare... ma poi si e' dovuto rassegnare perche' anche i documenti dei vari consolati dicevano che dovevo fare il visto per questa conferenza.

Uscita dall'ereoporto ho preso il treno per Berkeley.
La cosa che piu' mi ha colpito e' stata il degrado della citta'. Penso che la metropolitana (che poi era quasi sempre all'aperto) abbia fatto giri in zone di periferia e che quindi quella fosse la realta' delle zone ai margini della citta'... ma lo stile "baraccopoli" non me lo aspettavo a S. Francisco...

Alla stazione di Berkeley c'era un folto gruppo di ragazzi africani che festeggiava molto allegramente.
Prendo un taxi perche' non avevo idea di dove andare... ma anche il taxista non ne aveva molta... Salita su quell'auto mi sono arrotolata con la guarnizione della porta che era completamente staccata e attorciliata con la cintura di sicurezza... mah... alla fine mi ha portato dove doveva.

Il posto dove alloggio e' un dormitorio per studenti... e vi assicuro che i nostri in Italia sono molto molto meglio...A caval donato non si guarda in bocca, poi preferisco sicuramente un posto umile ad un posto di lusso (come immagino sara' quello della prossima conferenza...) pero' a 'sti poveri studentelli americani... come gli tocca di vivere... e poi che questa e' una delle universita' piu' prestigiose degli USA.... chissa' le altre come sono...

Per il campus non ho ancora girato ma sembra bello.

Stanotte non ho chiuso occhio: un po' il caldo (la finestra non si apre... o meglio si apre ma e' talmemte pesante che servirebbe un piede di porco per farla stare aperta - si apre dal basso verso l'alto-), un po' la puzza, un po' il rumore dei ragazzi in festa, un po' il fuso orario e il mal di testa..... insomma... speriamo di dormir stanotte.

Stamattina ho fatto colazione in un posto che si chiama "pane e cioccolato", gestito da un cinese, con pasta al formaggio e fragole e beverone di caffe'... THAT'S AMERICA!

Ora devo assolutamente trovare un paio di scarpine per la doccia perche' in quelle doccie stile camere a gas c'e' da prendersi l'impossibile... Per fare la doccia stamattina mi sono arrampicata sull'appoggia abiti -ce n'e'uno solo per 5 docce... ma alzandomi alle 6 sono riuscita ad accaparrarmelo- ... ero piu' alta della doccia e ho dovuto stare piegata per riuscire a lavarmi senza cascare da quel trespolo traballante...

Per il resto cosa dirvi... stamattina faceva freddo ma c'e' un bel sole promettente.

A prestosentirci!

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