domenica 30 gennaio 2011

Tranonto sul lago


Oggi sole splendido (anche se sono le 16 ed è già tramontato da un po').
Dopo Messa di 2 ore luterana con la sacerdotessa che non ha celebrato l'eucarestia ma con un'ora e passa di omelia (ovviamente in svedese... e non ho capito molto di più del fatto che commetava parola per parola la prima lettura e il vangelo..) due passi alla torre del paesino con una coppia di ragazzi polacchi carinissimi e i loro pargoletti, pranzo veloce poi, armata di macchina fotografica sono andata al lago (o forse è un fiume... non so... o forse è il mare... chissà...).
Era tutto completamente ghiacciato ed innevato, la gente vi passeggiava tranquillamente sopra, alcuni a piedi, altri con gli skate e altri con gli sci... Io non potevo certo essere da meno... :) Era uno spettacolo davvero unico stare in piedi su quell'enorme lastrone di ghiaccio con attorno chilometri di natura e casette svedesi curatissime.
Verso le 15 il sole volgeva al tramonto e le ombre si allungavano, così come i rumori sempre più lontani... un silenzio incontaminato sembrava accompagnare il sole che scendeva nel suo roseo splendore che si rifletteva sul ghiaccio e sulla neve del lago.
Il tramonto qua è molto più lungo che da noi... ma purtroppo non è infinito... mi sono goduta lo spettacolo finché c'era poi il freddo ha iniziato a farsi sentire e pian piano mi sono avviata verso casa.
Proprio un bel pomeriggio!

mercoledì 26 gennaio 2011

Interni castello

Sabato era una bella giornata e ho fatto un po' di foto all'interno del castello... si commenta da solo




































mercoledì 19 gennaio 2011

OGGI C'E' IL SOLE!

Col sole fa tutto un altro effetto!




E anche i dintorni non sono niente male!




martedì 18 gennaio 2011

The castel by day

Questo il castello di giorno:



La foto l'ho presa da internet... è un po' meglio di come è adesso... almeno lì un po' di lucina sembra esserci... al momento non sembra avere molta voglia di soleggiare...
Vabbeh...
Stamattina mi hanno fatto fare il giro del castello.
Le corna che avevo visto ieri oggi non ci sono più... la suggestione fa brutti scherzi... oppure le avevano messe giusto come segno di accoglienza...
Ci sono tanti orologi a pendolo, scale di legno che scricchiolano, stanze con su e giù di balaustre intagliate dalle quali si possono ammirare piani di libri polverosi di 30cm, faccia di bronzo (nel senso che ci sono statue di bronzo) del signor Mittagh in tutte le stanze ("He is watching you" mi ha detto la segretaria stamattina mentre mi faceva fare il giro del castello).
La cosa più inquietante è stato il "sauto alla biblioteca".
Per il resto sto provando ad installarmi.
Sembra esserci tanta gente simpatica e collaborativa...

lunedì 17 gennaio 2011

Gösta Mittag-Leffler

Carissimi,
stamattina lasciavo l'albergo ad Oslo per venire a Stoccolma dove starò fino alla fine di Febbraio.
Appena uscita dall'albergo mi rendo subito conto che il sole oggi avrebbe fatto capolino lì ad Oslo viste le poche nuvole che c'erano in cielo (in una settimana che sono stata lì ho visto il sole una volta sola) ma bisognava partire.

In volo passiamo sopra alle nuvole e il sole splendeva... non tanto alto ma splendeva.
Nella discesca dobbiamo rituffaci nell nuvole e addio sole... chissà per quanto...
All'arrivo all'aeroporto vedo subito il taxista dell'istituto che era lì per prendere me ed una prof spagnola. Mi chiede quanto starò qui, rispondo fino a fine febbraio e aggiungo "avrò modo di vedere il sole almeno una volta, no?!" Sogghignando mi risponde: "Non contarci troppo!"
sob..
Un passante gli chiede se avrebbero accettato la sua carta di credito alle macchinette dei biglietti, risponde "Certo! Siamo in un paese civile qua!" (By the way: la mia francese non funziona e devo usare sempre quella italiana).
Arrivata la spagnola ci inoltriamo nelle radure innevate.
Il taxista si lamenta che è troppo caldo (5°) e che ieri è piovuto tutto il giorno e quindi si è sciolta tutta la neve (vi anticipo che una volta arrivati ai nostri appartamentini non ci ha accompagnati con la macchina fino davanti perché la neve attorno era talmente alta che non si sarebbero aperte le portiere dell'auto).

Dopo una 40ina di km arriviamo.

Ecco...

La residenza che ci accoglie per questo semestre è un castello. Si racconta che il suo costruttore fosse quel matematico che ha portato via la consorte a Nobel e per il colpa del quale non ci sia il premio Nobel in matematica... Ma leggende a parte il posto è di uno spettrale inaudito.
Ci inerpichiamo su per una collinetta innevata tra alberi scheletrici nel buio pesto delle 5 del pomeriggio:



... dopo poco arriviamo al castello:




Direi che si commenta da solo...

Aggiungo solo che gli interni sono in legno antico (tanto che nel foglietto delle istruzioni c'è scritto di non apoggiare la tazza del caffè sul tavolo perché si potrebbe rovinare ma di prendere sempre degli appoggiabicchieri), ci sono corna di non so che bestie attaccate alle pareti e arazzi polverosi da tutte le parti.
Anche le lampadine le hanno prese in stile: fanno luce quanto una candela fumigante.
La segretaria parla un inglese così british che mi rintontisce.
Sembra di essere nel medioevo.
Castello, leggende di matematici e amori, arredamento degno del fantasma di Canterville, alberi sceletrici che svettano contro il cielo in mezzo a km di neve e... buio... tantissimo buio...

Non penso che questa volta sopravviverò.

Qui l'allegra veduta dalla finestra di casetta:





Concludo con la foto del simpatico matematico che è rimasto nella leggenda per la storia della ripicca di Nobel chiosando che guarda caso di nome si chiama "Gösta"