martedì 30 novembre 2010

GF

Rientrata in Francia dopo una settimana di trottolamenti tra Trento, Brescia, Bologna, L'Aquila e Padova... Quando ieri notte sono arrivata alla base ero un po' stanchina.

Oggi in ufficio il termo non andava,
in costa azzurra non e` un problema enorme, pero` comunque si fa sentire.
Abbiamo chiesto alla segretaria chi contattare per sistemarlo,
senza fare ne` tanto ne` quanto e` ventua nel nostro uffico
e invece che guardare il termo si e` diretta con decisione verso le finestre.
Non essendo ben sicuri che fosse molto educato da parte nostra farle notare che le avevamo chiesto una mano per il termo e non per le finestre,
io e il mio compagno d'ufficio ci guardiamo l'un l'altro e aspettiamo che ci dica qualcosa.
"E` la finestra che non si chiude bene!"
???
Smanettiamo un po' per bloccare la finestra che non ne voleva sapere di starsene chiusa
e,
come per magia,
riparte automaticamente il termosifone...
glom...
alla faccia del grande fratello...

venerdì 12 novembre 2010

... a che piaga eravamo rimasti?

Ormai non le conto più... questi viaggi mi stanno letteralmente stralunando.

Ierilaltro Nizza-Appennini.
L'avete mai fatta l'autostrada della costa?
Bella, sì, bellissima:
mare, sole, dirupi... bellissima...
ma anche curve, ponti, zero corsia d'emergenza...
al calar del sole ci si è messa pure la pioggia...

Ieri Appennini-Pavia.
Allo snodo per il Brennero tutti bloccati.
Passato lo snodo l'autostrada si libera dalle macchine ma si riempie di nebbia.
Ma almeno in autostrada mi consolavo con la presenza di qualche camion che condivideva la mia sorte e con le sue lucine rosse colorava un po' quel grigiore...
Uscita dall'autostrata... evidentemente devo essere uscita solo io... Non vedevo più nulla... c'ero io e la nebbia e basta... i cartelli erano pressoché illeggibili... Ho impiegato quasi un'ora dall'uscita dell'autostrada per arrivare all'albergo.
Uggia massima.

Stamani a piedi dall'albergo all'università. Ancora tanta nebbia.
Concorso.
Poi via di nuovo alla volta della Costa Azzurra.
A Nizza i cartelli luminosi segnalano un "busson"... sarà un incidente?
Macchine ferme.
Esco convinta di fare una furbata.
Resto bloccata nel traffico cittadino e ci vuole quasi un'ora per fare 30 km...
ma poi... "casa"...
Un nuovo calabrone morto ad aspettarmi in salotto (non c'era mercoledì quando sono partita, ne sono certa! Da dove arrivano i calabroni?)

Cosa succederà domani?

mercoledì 10 novembre 2010

Terza piaga

Ecco la terza piaga: il terremoto.
Tranquilli, niente di grave: solo un po' di tremolio degli oggetti sui mobili ma tutto ben saldo.
(Oggi me ne torno in Italia)

domenica 7 novembre 2010

Seconda piaga

Dove eravamo rimasti?
Già, salvati dal poliziotto tentiamo di sopravvivere alla notte.

Notte non facile per nessuno:

- Lalle presa da attacco di claustrofobia strappa la tentda che avvolge il letto.
- Iac si offre come prode scudiero per difendermi dalle zanzare e la mattina riporta i segni della battaglia: tantissimi pinzi enormi.
In farmacia ci dicono che si tratta di "mouche d'olivier", un'insettino piccolissimo ma cattivissimo.
Ci rifilano pomata e pillole al cortisone.

Attendendo la terza piaga Iac se ne fugge a Tolosa e Lalle avrà presto un terzo concorso che la riporterà nuovamente in Italia.

Lalle va in Francia

Trasloco Trento - Nizza.
Il G. ci mette il jeppone.
Lalle jeeppata dagli Appennini se ne parte mezza carica di bagagli per le Alpi.
Vuota casa a Trento.
Nel frattempo si tramuta in "piccola agente immobiliare per una settimana" per aiutare l'agenzia vera e propria a locare nuovamente l'appartamento che stava lasciando (l'ultimo trovato sembrava un nipote di Michael Jackson, un talebano ed un gangster).

Il contratto a Nizza sarebbe dovuto iniziare il giorno della commemorazione dei defunti, ma l'indomani ci sarebbe stato il primo concorso dell'anno a PD...
quindi... si rimanda la firma del contratto.

Il 3 si parte belli carichi con libri, vestiti e stoviglie da Trento alla volta di Padova.

Fin da principio sembra chiaro che le avventure non mancheranno:
Vicenza, Padova e lo snodo autostradale di Verona sono allagati.
Niente autostrada e via per la Valsugana.
Anche solo fare rifornimento non è stato facile: con l'autostrada allagata alcune pompe di benzina erano a secco.

Padova, il conocorso iniziava alle 14, ma Lalle convocata per le 17.30 per 20 minuti di colloquio.
Ore 18 già in macchina di nuovo per una gloriosa transitalia senza autostrada (ancora allagata).
Statale fino a Cremona (da Padova).
Nebbia in Valpadana (in notturna),
poi finalmente autostrada.
Verso mezzanotte mancavano ancora un centinaio di chilometri a Torino.
Cosa ci va a fare Lalle a Torino?
Un altro concorso... tanto era di strada...
Mezzanotte crolla dal sonno e si chiude in macchina in un autogrill a riposare poi riparte.
All'1 am a Torino.

Mattinata del 4 passata all'umido colorato autunnale del Valentino in un baretto all'aperto a preparare le slides per il concorso del pomeriggio.
Convocati in 60 in un'auletta per 10 persone.
15 minuti di colloquio senza lavagna seduti davanti ai commisari.
Cena e dormita da amici di I. (grande esperienza digestiva).

Mattina del 5 di nuovo a cavallo della jepp con I. che deve andare a Tolosa (quindi cosa c'è di meglio che farsi una transitalia jeeppata?).
Si parte nella nebbia.
(Quasi all'ingresso dell'auostrada per Savona incontriamo un simpatico cartello "vietato pascolo vagante"... "vuoi mai che ci siamo persi?".. no, no... bene così!)

L'autostrada è tutta un ponte e tutta curve, il sole si apre e il panorama verso il mare è davvero splendido... ma la tensione di guidare in un'autostrada piena di toranti si fa sentire.
Tante soste.
Arrivo in Francia un po' stralunati.

La prima casa che mi "accoglie" è a Valbonne... un bel paesino elegante francese a pochi km da nizza, curato e turistico.







Casa antica... come i suoi impianti... Il primo a dare segni di squilibrio è quello del gas.
Accendiamo il frigo, e tutto ad un tratto parte l'allarme e una puzza di gas fortissima...
cerchiamo di capire da dove venga...
è la bombola sotto alla stufa...
tentiamo di chiuderla ma non smette di puzzare...
Apriamo finestre e corriamo in strada a cercare aiuto.
Tabaccaia sembra conoscere un plombier.. ma si tiene per lei l'informazione... cortesemente salutiamo...
Barista chiama plombier... plombier risponde solo con voce registrata da segreteria.
Agenzia immobiliare... (vuoi che non abbia un numero di un plombier?!) Avremmo dovuto diffidare dal cognome italiano dell'agente... ma la fretta di risolvere il problema non ci ha fatto meditare sull'eventuale perdita di tempo.
Pagine gialle... i soli plombier che ci rispondono verrebbero la prox settimana... ...mhm...
e adesso?
Torniamo in casa sperando che il puzzo sia passato... ma ahimé è sempre più forte.
Mi decido a chiamare il babbo in Italia (il babbo risolve sempre tutti i problemi). Tante dritte sul da farsi. Riusciamo a chiudere la bombola... ma non capiamo se esce ancora gas...
Stiamo quasi quasi per giocarci l'ultima carta: il prete ;) quando ci viene in mente l'agenzia del turismo.
Senza fare ne tanto ne quanto chiamano la polizia.
Un poliziotto dai caratteri magrebini inizialmente ci prende un po' in giro pensandoci degli assoluti sprovveduti che non sanno nemmeno chiudere una bombola... noi ridiamo perché i fin dei conti aveva ragione... ma si offre per venire a vedere e darci una mano... just in case...
Non vi dico cosa troviamo appena mette le mani su quella bombola.
Tubo della bombola più piccolo dell'attacco... stava tutto insieme con lo scotch.......

!!!!!!!!!!!!!!


Il poliziotto ci fa capire che la cosa così non è molto a norma... e ci spiega quali bombole vanno bene per quel tubo lì e se ne va non si sa bene se più allibito o sconvolto ma di certo pago di aver fatto il suo dovere ed aver salvato il paese dall'esplosione.
Decido che non aprirò mai il gas!