giovedì 23 ottobre 2008

Precari bolognesi

Ricevo e inoltro:

21/10, giornata di lotta. Ci siamo trovati la mattina presto (soprattutto per gli studenti, le 8:30 sono presto) al Rettorato, prima del Senato Accademico, con dei nastrini con su scrtitto NO 133, chi in fronte, chi sulla bocca, e qualche striscione.
Come sempre, in gran parte studenti e studentesse, qualche precario/a, mentre i docenti si potevano contare sulle dita di una mano, anzi le dita di una mano sono sicuramente sovrabbondanti.
I senatori accademici entravano senza quasi degnarci di uno sguardo, ma dopo qualche trattativa siamo stati ammessi ad entrare nel cortile interno e il Rettore e' sceso giu' a parlare.
E' stato un bel po' di tempo, e' sembrato disponibile e alla mano:
"Bologna e' ai primissimi posti in Italia e comunque tra le prime 200 del mondo in ogni classifica..."
"Bologna e' l'unica ad aver fatto un'anagrafe della ricerca interna..."
"Bologna dice no ai tagli, ma al contempo si pone alla testa del consorzio AQUIS, che propone delle linee guida per l'Universita' italiana..."
"Bologna chiede un patto di stabilita' con gli atenei come quello che si fa con gli enti locali..."
A parte la retorica, sembrava il discorso di un politico, appassionato, si', ma sempre un politico, che non se la sente di scontrarsi con un potere piu' forte, che vedendo arrivare un disastro collettivo decide di salvare la pelle di qualcuno, ma non di tutti.
Insomma, un po' di precari e precarie saranno sacrificati, inutile illudersi che non sara' cosi'. Ma forse vale la pena lottare, bloccare la didattica o le sessioni di laurea, scrivere comunicati, lettere ai giornali, firmare petizioni, sensibilizzare i colleghi, i tecnici e chicchessia.
Nel frattempo, fuori un enorme corteo riempiva la citta'.
C'e' fermento, c'e' vigore, c'e' sicuramente una gran voglia di rialzare la testa davanti a un progetto nefasto, che rischia di massacrare scuola, universita' e ricerca in un colpo solo.
Staremo a vedere, ma anche ad agire.

A.P.

giovedì 9 ottobre 2008

incastri

Di qui a Natale avrò almeno un concorso alla settimana... e in qualche circostanza dovrò chiedere il dono dell'ubiquità...

... e tutto questo per cosa?
mah... chi vivrà vedrà...

spero solo di non esaurirmi...

lunedì 6 ottobre 2008

Situazione di Goma e l'aiuto ai minori del Centro Don Bosco

Pubblico un appello ricevuto.
Purtroppo non posso pubblicare indirizzi email... però se qualcuno ha qualche idea o la possibilità di fare qualcosa (interviste in radio? articoli su giornali? contatti con TV? presentazioni in qualche evento? banchetti?...) potete postare su questo blog e vi metto in contatto con le persone interessante...

Carissimi,
sono angosciato dalle notizie che arrivano dalla nostra Comunità salesiana di Goma (località
Ngangi) nella Repubblica Democratica del Congo. La guerra che si sta
intensificando ha già fatto 4 milioni di morti, più di un milione di sfollati,
violenze di ogni genere su donne e bambini, ma non riscuote l'attenzione dei
nostri mezzi di comunicazione!
Oggi è rientrata la troupe televisiva inviata da don Zuffetti e dal VIS per documentare la
situazione, che è veramente tragica all'esterno del Centro Don Bosco e di
serenità per i minori che possono usufruire dei servizi interni che
però richiedono un urgente sostegno economico.
Vorrei lanciare una vera campagna di informazione per l'opinione pubblica che venga a conoscenza di
questa situazione di guerra e di violenza.
Se potete coinvolgete i giornali, le TV, i gruppi, le Parrocchie: rompiamo questo silenzio
colpevole.
Suggeriteci altre strade percorribili!

Padre Mario ha aggiunto il seguente
messaggio:

Ciao, Nando,
Poco fa è partita la piccola troupe televisiva e spero che portino una buona documentazione delle cose dramatiche che
hanno visto.

Siamo con la ripresa de la guerra, la città di Goma é praticamente
accerchiata dall'esercito di Kunda che impedisce i rifornimenti. Rimane
soltanto il passaggio verso il Rwanda Gisegny et Bukavu con certi rischi.
L'aeroporto é encora aperto, e i voli verso Kinshasa ci sono encora. Non
sappiamo qualle sarà lo scenario domani.
Oggi nel centro sono presenti 2782 minori.

1. Chiediamo informazione sulla epatite B.
Abbiamo dei casi e stiamo ancora facendo indagini per tutti i ragazzi e ragazze interni, ma dovremo verificare anche il
personnale, i bambini semi interni ed esterni. Qualcosa lungo e costoso. Per adesso ci interesa avere il parere degli sperti. Cosa ci consigliano. Vogliamo evitare non solo il peggio ma che tutti siano salvi.

2. Questo anno, gli stipendi, le tasse e il numero dei bambini fanno aumentare le spese.
Ho difficoltà a sostenere tutte queste spese come facevamo prima.
Si aggiungono ancora i bambini sfollati che vogliono studiare. Non abbiamo nessuna autorizazione per aiutarli, abbiamo
aspettato due settimane per avere una risposta delle autorità. Niente.
I genitori sonno disperati per la guerra, ma il fatto di voler far studiare il loro bambini é bello, una risorsa di speranza
fondata.
-Senza avere fondi abbiamo dato la parola che li
facciamo studiare. Lunedi 06 ottobre incomincianno le scuole. Sonno circa
600 bambini per la scuola elementare, 100 per la secondaria. Sicuramente
aumentaranno. Dobbiamo creare delle aule per loro al pomeriggio, perche il
mattino le nostre sonno troppo piene.
Il costo mensile è : 10 euro per fare studiare i bambini delle elementare e dare un pasto, e 15 euro per quelli delle medie, 17
per le superiore, 5 euro spese mediche ed imprevisti. (al mese x 11 mesi).
-Dobbiamo pensare ai bambini e ragazzi che
studiano adesso nel centro: sono 2.700 ! ma diamo da mangiare anche al
personale e a persone occasionali per un totale di 3.000 persone. La
spesa é quasi di 20.000 euro al mese.
Se ci fossero "sostengni a distanza" sicuri potremmo coprire questo enorme costo.

3. Questi giorni c'é stato anche un uragano
tropicale. Molte persone hanno perso la casa, tra questi 11 dei nostri
impiegati, ad altri con danni meno gravi. Una casetta in legno e lamiera costa
adesso sui 3000 euro. Non vorremo regalarla, ma fare un prestito, visto che sono
nostri impiegati e che un stipendio lo ricevono con sicurezza ogni mese,
ma sarebbe necessario poter disporre di questo
fondo. e pensare alle modalità perchè riescano a rimborsare mese per mese
con sicurezza.
Con l'ufficio dei progetti pensaremo a
qualcosa.

4. Intorno al 10 ottobre ti chiediamo di trovarci
almeno 50.000 euro e farceli spedire sul conto Oeuvres de Don
Bosco.
Grazie encora della vostra amicizia.

Mario

Aggiunta redazionale.
Padre Mario Perez,
missionario salesiano, è il direttore del Centro
Don Bosco di Goma Ngangi, nella Republica Democratica del Congo. Dal 1998 ha
cominciato a raccogliere, in collaborazione con alcuni Enti
internazionali che glieli affidano, tutti i bambini e bambine, persi,
abbandonati, orfani, ex bambini soldato, bambine di strada, ragazze
madri, ecc. di qualunque etnia o religione provenienti da tutta la
regione.
Il VIS affianca il lavoro educativo
della Comunità salesiana di Goma Ngangi con l'invio di volontari e il
sostegno economico.

In dieci anni, la guerra e
l'insicurezza sociopolitica hanno devastato la zona est della Repubblica
Democraticadel
Congo, lasciando circa 4 milioni di morti e milioni di rifugiati. Le
elezioni di stato del 2006, hanno portato un soffio di speranza e di impegno in
tutto il paese, tuttavia le violazioni dei dritti umani hanno continuato a
moltiplicarsi, in particolare nell'Est del paese, dove i combattimenti e
l'insicurezza continuano a persistere.
Nella regione del Nord Kivu inoltre si è raggruppata una parte di ribelliche ancora oggi terrorizza la popolazione. Nel 2007,
gli scontri, a qualche decine di chilometri da Goma, hanno obbligato 857.000
persone a spostarsi per sfuggire ai combattimenti e all'insicurezza, malgrado la
presenza di 25.000 uomini delle Nazioni Unite. Questi profughi vivono tuttora in campi di raccolta in condizioni disperate
senza poter coltivare i campi per nutrirsi.
In queste condizioni la città di Goma – nella provincia del Nord Kivu – ha visto
arrivare e installarsi in situazione di precarietà centinaia di migliaia di
rifugiati, venuti dalle campagne dove i combattimenti continuano e dove
l'insicurezza resta il problema maggiore.In dieci anni la popolazione si è triplicata
passando approssimativamente da 200.000 a 800.000 abitanti compresi gli
sfollati, più della metà sono giovani.
Nel gennaio 2008 si è riunita a Goma una conferenza di pace composta da più di 1500 delegati di tutte le forze
presenti ed è stato firmato un accordo di pace.Ma questo accordo tutt'ora non viene rispettato.

sabato 4 ottobre 2008

ospiti

L'altra notte come vi raccontavo era piovuto in camera.
Stamattina, mentre ero in fila per pagare l'albergo (niente sconto acqua alta), la signora inglese davanti a me stava raccontando al desk del simpatico animeletto nero che stamattina l'ha svegliata con un "bacino" sotto le coperte... a quanto pare a quest'hotel oltre ad aver il servizio "sveglia a letto" hanno anche quello di "accoglienza in bagno" perché sembra ce ne sia pure una colonia in gabinetto...

... e io volevo farmi cambiare stanza????

giovedì 2 ottobre 2008

Alla faccia del 3 stelle

L'hotel dove sono alloggiata qui a Roma è fantastico.

La doccia non si chiude,
la ciambella del water è rotta,
le prese della corrente si staccano dal muro quando levi la presa,
la coperta è piena di padelle...

ma fino a qui è tutto tranquillo (sono tanti gli hotel così... magari non costano 60 euro a notte... però non ci formalizziamo...)

La cosa divertente è successa stanotte.
Quando stamattina ho messo i piedi giù dal letto mi sono ritrovata a mollo...
già...
è piovuto tutta la notte in camera e io non me ne sono accorta...
(non è la prima volta che dormo sotto l'acqua!
Io di notte dormo!)

Ho fatto presente a quelli dell'albergo la situazione
il ragazzo che è venuto a vedere mi ha detto che mi avrebbero cambiato camera
"faccia la valigia che la spostiamo"
faccio la valigia
"ho fatto la valigia"
"Non si preoccupi, abbiamo capito cos'è, stasera sarà già tutto a posto"

...

EVVIVA LA MUFFA!!!

mercoledì 1 ottobre 2008

Non si entra più

Da Novembre entra in vigore la legge dell'assunzione di un giovane ogni 5 pensionamenti...

Non solo, ma si favorirà il rientro dei cervelli... per cervelli si intendono i professori ordinari (ossia quelli che un lavoro ce l'hanno già)... non quei giovani che sono andati all'estero in cerca di un lavoro che non trovavano in Italia...

Chi è fuori è fuori e chi è dentro è dentro...

:.(