venerdì 20 agosto 2010

Israele-Palestina, 2 Agosto

Sveglia prima delle 6h per Sepolcro.
7h colazione con tutti.
7h30 rotta verso il convento di S. Vincenzo de Paoli dietro al Monte degli Ulivi.
Qui incontriamo Lorenzo ed Andrea.
Quest'ultimo ci racconta la sua esperienza di monaco dossettiano e la sua attività di
volontariato nella striscia di Gaza.

Qui i nostri appunti dell'incontro con Andrea.

Finito l'incontro prendiamo un bus che ci riporta verso l'orto dei Getsemani.
Dopo una breve visita alla chiesa della Dormizione entriamo in Gerusalemme attraverso la porta dei Leoni e poi la via Dolorosa.
Rientriamo al Sepolcro da sopra, passando per le celle dei monaci Etiopi; le varie "casette" che si vedono sul tetto del sepolcro sono infatti celle di monaci.

Pranzo libero, io e I. ci gustano un buon humus con pinoli e finalmente un caffè arabo.
Ci dirigiamo quindi verso il luogo dell'appuntamento giusto fuori della porta del Letame. Prima di scendere a capofitto per una discesa, ho dei dubbi riguardo direzione, chiedo informazioni ad un parcheggiatore. Non appena questi si rende conto che ci rivolgiamo a lui nel barbaro inglese si gira dall'altra parte e riprende a recitare le sue orazioni.
Arriviamo comunque senza eccessive difficoltà il punto di ritrovo.
Prima di avventurarci nel tunnel di Ezechia assistiamo ad un filmato sulla storia di Gerusalemme, in particolare sulla "città di David". Il filmato è ancor più propagandistico di quello di Cesarea, si apre e si chiude con una frase del tipo
"Jerusalem, the city where all has begun and where all will continue".
Alla faccia di tutti gli altri.

Tutti a mollo nel tunnel di Ezechia.
Nel bel mezzo siamo raggiunti da una mandria di bambini ebrei scatenati con cui inizia una guerra di canti. Loro rispondono anche con armi non convenzionali (io ero il fanalino di coda della nostra fila e alla fine del percorso non avevo solo le gambe bagnate).

La risalita verso la città passa fra lussuose case fortificate e offre una bella vista sul vicino sobborgo arabo di Silwan, uno dei più bellicosi e sconsigliati agli israeliani che non desiderino essere presi a sassate.
Recuperati E. e M. torniamo rapidamente al muro e poi in albergo per doccia e cena alle 18h. Dopo cena è infatti in programma l'incontro con due "fratelli" dell'associazione Parents' Circle. Questa riunisce israeliani e palestinesi che abbiano perso figli o fratelli a causa del conflitto.

Qui i link ai nostri appunti dell'incontro coi Parents Circle

L'incontro è stato fatto presto per poter finire presto in modo da consentire alla signora palestinese (che era venuta accompagnata) di poter rientrare a casa sua (vive vicino ad Hebron e le difficoltà al check-point per un palestinese non sono poche e il rischio di muoversi in serata è sempre quello di arrivare a casa veramente tardissimo).

Dopo cena c'è ancora tempo per una passeggiata nella Gerusalemme moderna: sembra di essere su un altro pianeta rispetto alla parte storica dov'eravamo stati finora. Si tratta infatti di una normale metropoli occidentale (US stile) con tanta gente in giro anche la sera, allegra e vivace. Se non fosse per le bandiere israeliane appese agli edifici e i gadgets di souvenir non ci si accorgerebbe del conflitto in corso. Alcuni ragazzi sfruttano la visita per rifornirsi di birre: il che richiede un tempo davvero biblico...
Alla fine pian pianino tutti in albergo a scrivere il diario e poi a dormire.

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