giovedì 8 marzo 2007

matematica e guerra

Il titolo della conferenza era "Matematica dalla guerra alla pace", ma il termine "Pace" è stato inserito nel titolo solo perché adesso riempirsi la bocca di questa parola sembra fare tendenza e attirare un maggior numero di persone, ma in realtà si trattava di una conferenza a carattere divulgativo sull'uso della matematica durante la seconda guerra mondiale.
Si sono dette in modo divertente e comprensibile ai non addetti ai lavori cose trite e ritrite.
Il conferenziere era giovane e brillante.
Ci ha raccontato di come i matematici inglesi e americani abbiano cambiato il corso della storia con l'invenzione di macchine come il radar o con la risoluzione di problemi di tipo lineare...
Per non dire di quando si è lanciato in considerazioni tipo: "è vero che alcuni matematici lavoravano per la guerra ma se non avessero inventato questo e quello la seconda guerra mondiale sarebbe durata molto di più, sarebbero morte molte più persone"
...
consideriazione che tutti coloro che vanno ad una conferenza tenuta da un matematico alla facoltà di economia sulla nascita della Ricerca Operativa si aspettano di sentire (!!!)
...
Quando dicevo che in Italia abbiamo un sistema di informazione che si omologa all'ignoranza e, invece di impegnarsi ad elevare il livello della cultura ad un pensiero forte, si adatta all'ignoranza e la appaga lasciandola nel buio della propria non-conoscenza, mi si figuarva in testa il sistema televisivo e giornalistico... ma pensavo che gli ambienti dove ci si asppetta che la gente faccia sul serio per quanto riugarda la conoscenza, fossero preservati da questa tentazione di abbassare il livello in nome della divulgazione di massa...
queste cose mi mettono molta tristezza.

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