venerdì 23 marzo 2007

chi sono i somari?

Mai interrogati tanti somari insieme...
BABBA BIA!

Il primo si presentava con 30 allo scritto... Che ingenua io ad avere delle aspettative... Non me la sentivo di inizare la giornata bocciando un 30... Lui per fortuna mi ha aiutato mostrandomi di sapere almeno le cose facili... e con un 20 ce l'ha fatta.

A metà pomeriggio è arrivato un altro 30... Ma questo non ha spiccicato parola... Ho cercato di metterlo a suo agio chiedendogli di parlarmi di quello che voleva... E' partito contento con un argomento a sua scelta... ma si è impantanato immediatamente... Vi assicuro che ho cercato di fare di tutto perché riuscisse ad arrivare in fondo... Capito che non ce l'avrebbe fatta ho cercato di fargli le domande più facili che mi venivano in mente (non ho mai bocciato un 30... e non me la sentivo proprio)... ma non c'è stato verso... lui non ha collaborato nemmeno un po'... non apriva la bocca... Ero costernata e gliel'ho anche detto...
"Sì, sì, la capisco, lei ha ragione ma non si rattristi - mi ha risposto - Facciamo che io l'esame non l'ho superato, ma se mi fa qualche altra domanda mi rendo conto di quello che so e di quello che non so... Sa.. è il mio primo esame..."
???
"possiamo far salotto tutto il pomeriggio se vuoi e se gli altri ragazzi sono d'accordo..."
"beh.. ha ragione... ci sono anche gli altri... Mi dica almeno come devo fare..."
"Studiare?"
"certo, poi?"
"..."
"io ho studiato ma è il mio primo esame e non so come si fa"
"quando si studia per un esame, il primo passo è studiare in modo da capire le cose, il secondo è di appropriarsene al punto che anche gli altri capiscano che le hai capite. Ti devi preparare a raccontare le cose in modo da non farmi dire una parola... in modo che io, sentendoti parlare, pensi - Caspita quanto è bravo! Guarda come ha studiato bene!-"
...
mi guardava stupito
...
Non mi sorprende che ci si emozioni a un esame (chi di noi non si emoziona durante un'interrogazione?) ma che 5+3+5 anni di scuola non insegnino che studiare non è solo leggere e capire (che comunque sarebbe già un buon risultato: tanti si limitano a leggere senza capire... per non parlare di quelli che non leggono neanche), ma anche appropriarsi della materia in modo che diventi un patrimonio personale...
Immagino che non sia facile per chi come loro deve dare tanti esami in poco tempo...

Mah...

Di chi sarà la colpa?
Sono davvero le nuove generazioni che sono più pigre?
O le vecchie non sanno più tramandare?
Ho l'impressione che ci sia una tendenza in chi sta dalla parte dell'educatore, a scaricare le colpe sulle nuove generazioni dicendo che sono diventate ingestibili e svogliate... Penso che ci sia del vero... ma se diventa una scusa per gettare la spugna e non impegnarsi più nel dare un'educazione ed una cultura... allora è solo un modo per azzittire la coscienza quando rimorde perché non si è saputo o voluto fare di più.
Dicono che i tempi sono cambiati. Che una volta era più facile insegnare perché il mondo intorno era diverso.
Penso piuttosto che in ogni era ci siano persone capaci di leggere i segni dei tempi e di rapportarsi a questi nel modo giusto, e altre persone che si adagiano sul "nell'era precedente si faceva così, così funzionava, quindi se ora non funziona è perché è l'era che è sbagliata"...
Sono pochi che sanno leggere i segni dei tempi, e solitamente sono esiliati e messi a tacere...
Che sia la sorte della verità in questo mondo?

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