lunedì 30 giugno 2008

quasi quasi si riparte

Carissimi,
ormai si parte...
Per chi si è perso qualche puntata venerdì m'imbarco per la California (chissà perché si usa il verbo "imbarcarsi" anche se si prende l'aereo... mah...). Starò là tre settimane e il motivo del viaggio è un paio di conferenze: la prima è a Berkeley e la seconda a Palo Alto (la zona è quella di San Francisco).
Quando l'anno scorso il professore che le ha organizzate mi era venuto a trovare e mi aveva proposto di fargli da Teaching Assistant avevo accettato con molto piacere.
L'idea di queste conferenze è di convogliare assieme matematici, statistici, medici, filogenetici, scienziati delle telecomunicazioni ecc... a parlare della stessa cosa. Mi spiego: un argomento che alcuni matematici stanno studiando da tanti anni si è rivelato di grande interesse in molte applicazioni e l'idea di questo professore è di mettere tutti quelli che lavorano su questa cosa, direttamente o indirettamente, assieme per raccontarsi "chi sa cosa" e "di cosa ha bisogno chi".
L'idea a me era parsa molto bella anche se di difficile realizzazione (se si parla a livelli troppo alti si rischia di non capirsi, se si parla a livelli troppo bassi si rischia di non darsi effettivamente delle informazioni utili...) d'altra parte se nessuno ci prova mai a mettere insieme teste diverse che sanno cose diverse non si va da nessuna parte.
La seconda conferenza dovrebbe appunto essere come vi ho raccontanto, la prima invece più che una conferenza è un workshop per studenti volto a preparare appunto i più giovani alla comprensione della seconda conferenza. Io parteciperò ad entrambe ma come parte attiva solo alla prima nella quale assieme ad altri due ragazzi terrò la parte di esercizi pomeridiana.
Quando accettai non mi ero neanche posta il problema dei finanziamenti perché l'idea mi sembrava davvero bella.
Poi solo un mese e mezzo fa si è paventata la possibilità di essere finanziata dall'america.
Se avessi saputo che accettare quei soldi mi avrebbe comportato tutte le beghe di visti che vi ho raccontato nelle puntate precedenti forse avrei detto di no a quei soldi...
Comunque alla fine ho fatto tutto.
Ora sto impazzendo con gli esercizi da far fare a quei ragazzi.
Il prof mi ha spedito le dispense che distribuirà loro... A parte che c'è un capitolo intero di cose che non conosco (voglio vedere come farò a fare per altri gli esercizi su roba che non so io...) e poi sono 250 pagine... che lui mi ha spedito solo alcune settimane fa e che continua a cambiare e a rivisitare...
Vedremo... vi confesso che avrei preferito non venir pagata così potevo sentirmi giustificata se qualcosa non sapevo fare... così gli altri hanno ovviamente delle aspettative... che però non so se saprò soddisfare... vedremo...
Per ora la cosa che più mi disturba è il mio arrivo là:
arriverò all'aereoporto di S. Francisco la sera del 4 Luglio (che è festa negli USA)... devo trovare con che mezzo andare dall'aereoporto al campus: sembra che ci sia un treno ma mi lascia a più di un chilometro dal campus... e di sera con le valige da sola non è il massimo... oppure una navetta ma la si deve prenotare con 42 ore d'anticipo (ma sarà possibile che un aereoporto internazionale abbia delle navette che hanno bisogno di prenotazione???) cosa che ancora non posso fare perché arrivando tardi non so se quelli del campus mi apriranno a quell'ora... Potrei contattarli... certo... SE SOLO CI RIUSCISSI... La segretaria che deve fare questo lavoro è in ferie :-) il suo collega non risponde... embeh?
Mi sa che mi aspetta una notte in aereoporto... che comunque sarebbe sicuramente meglio di una notte ai piedi di un cancello chiuso....
Non è la disorganizzazione in generale che mi disturba ma la disorganizzazione in uno stato organizzatissimo come gli USA. Se fosse qui in Italia penso che starei molto tranquilla perché la disorganizzazione è normale per tutti e quindi se si arriva che le cose non sono tutte al loro posto pazienza, c'è sempre qualcuno che ti dà una mano... Là non sono molto abituati al concetto di dare una mano a qualcuno che ha bisogno perché nessuno ha mai bisogno di niente perché si è sempre organizzato tutto da solo nei minimi dettagli (già... perché quei poveracci che hanno bisogno di qualcosa per molti sono nessuno... che tristezza...).
Comnque venerdì, salvo imrevisti (a quali vi ho già abituati), si parte come si suol dire "all'avventura"! Vi racconterò dove e se avrò posato il capo quella notte e le seguenti!

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