domenica 16 gennaio 2011

Oslo Domkirke





Se non fosse stato per "il celebrante" che era donna penso non avrei avuto nessun altro modo di distinguere la celebrazione in cattedrale di oggi da una cattolica. Era esattamente tutto identico: canti in gregoriano (norvegese) che col libretto sotto riuscivo pure a seguire... ovviamente le parole non le capivo ma, essendo i canti uguali ai nostri e i riti all'interno della celebrazione pure, era facilmente partecipabile.

Non ero l'unica cattolica. Alla fine della celebrazione sono uscita e la clebrante era in fondo alla chiesa a salutre i fedeli. Davanti a me c'era una coppia di cattolici e mi sono unita al loro saluto. La celebrante è stata molto contenta che noi si fosse andati a celbrare in comunione con loro e ci ha salutati con una calda accoglienza ribadendo che era contenta che fossimo lì e che eravamo sempre i benvenuti.

E' bello vedere come le membra "spicciole" delle nostre chiese non siano poi così divise come sembra se ci si ferma a guardarle dal di fuori. Con questo non dico che ci dobbiamo accontentare di questo stato delle cose... ma che se il desiderio di unità è forte nei piccoli allora forse anche ai piani alti ci si potrebbe impegnare seriamente in una ricerca costruttiva di unità vera. Mi piace pensare che siamo più vicini di quello che sembra.

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